sabato 23 ottobre 2010

ALFA TEAM SAGA.Capitolo 1: ROSE E RICORDI. pt1



14 febbraio 1886, ore 03.34.
Venezia, Ponte dei Sospiri

L’uomo incappucciato e coperto da un pesante mantello guardava la pioggia che bagnava incessante i suoi stivali. Non che gli importasse un gran chè, non sarebbe mancato a quell’appuntamento per nulla al mondo. Rabbrividì. Si strinse di più nel pesante mantello e si accese la pipa, e per un attimo la notte fu illuminata dalla flebile fiamma di un fiammifero. Lentamente, l’uomo sfilò da sotto il mantello una rosa, e ancor più lentamente la lasciò cadere nell’acqua del canal grande. La guardò cadere, posarsi sull’acqua e non distolse lo sguardo fino a che fu scoparsa nel buio. Rabbrividì di nuovo, ma non per il freddo. Ormai avrebbe dovuto superare la cosa, farci l’abitudine. Questa era la quarta rosa che lasciava cadere. Quattro  anni,quarantotto mesi, millequattrocentosessanta giorni. Dio, quattro anni. Eppure si sentiva esattamente come quel giorno. Si appoggiò stancamente alla balaustra, mentre uno sbuffo di fumo gli usciva dalla bocca e dalle narici. La pioggia cominciò a cadere più fitta, una lacrima si confondeva con le pesanti goccie. Se ne concesse solo una, si rialzò, controllò l’orologio, si rimise la pipa in bocca, si voltò e lentamente anche lui, come la rosa  bianca, scomparve nel buio.
E’ la quarta volta che vedo questa scena, ed è sempre uguale, stessi gesti, stesso dolore inciso nel volto. E se anche voi aveste la voglia di restare alzati fino al mattino, nella notte degli innamorati, invece che cedere alle tentazioni di eros, potreste scorgerlo, solo, su quel ponte. Io non ci riesco, non questa notte. Come l’uomo sul ponte, la notte del quattoridici febbraio non chiudo occhio. Passo il tempo seduto alla mia scrivania, di fronte alla mia macchina da scrivere, godendomi la vista privilegiata che ho sul ponte piu importante della Serenissima.
Ma stanotte è diverso. Stanotte non aspetterò l’alba con le mani in mano. Questa notte vi racconterò una storia.
 Una sotria di eroi, eroi che la storia non ricorda. Mai. Eroi nascosti nell’ombra. Eroi  senza gloria.
 E, se il cuore e le muse me lo permettono, vi racconterò anche la storia di un amore perduto e di una rosa bianca.